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Una delle creature fantasy che amo particolarmente sono i draghi: creature mitico-leggendarie dai tratti solitamente serpentini o comunque affini ai rettili, ed è presente nell'immaginario collettivo di tutte le culture, in quelle occidentali come essere malefico portatore di morte e distruzione, in quella orientale come creatura portatrice di fortuna e bontà. Il termine deriva dal latino draco (nominativo), draconem (accusativo), a sua volta proveniente dal greco δράϰων (drakon), con l'omologo significato di serpente. L'etimologia del termine è stata spesso discussa: connesso col verbo δέρϰεσθαι (dèrkesthai) "guardare", probabilmente in connessione ai poteri legati allo sguardo di queste bestie o alla loro presunta vista acutissima.In epoca romantica, specie in area germanica e anglosassone, cominciò a rifiorire l'interesse per la mitologia germanica. Questo interesse fu accompagnato da un moltiplicarsi di riedizioni del canto dei Nibelunghi e di sue rivisitazioni sceniche (la più importante: il ciclo drammatico-musicale L'anello del Nibelungo, di Richard Wagner). In queste la figura del Drago, sempre presente, assume progressivamente caratteristiche tipiche dell'odierno fantasy.

Attualmente i draghi sono diventati alcuni tra i protagonisti dei romanzi e giochi di tipo fantasy. Grazie agli scritti di J. R. R. Tolkien (Lo Hobbit e Il Silmarillion) la passione per il fantasy (dalla letteratura al gioco) è largamente diffusa. In questo contesto la figura dei draghi risulta emblematica e fortemente radicata nell'immaginario collettivo. Molti scrittori di fantasy del XX e XXI secolo hanno poi scritto di draghi: Margaret Weis e Tracy Hickman ne Le Cronache di Dragonlance, Il ciclo di Death Gate e ne Il ciclo della Pietra Sovrana; Licia Troisi nei suoi libri sul Mondo Emerso e nella saga La Ragazza Drago; Markus Heitz ha parlato di draghi nella sua ora Quadrilogia Dei Nani con i libri Le cinque stirpi, La guerra dei nani e La vendetta dei nani in cui alla fine del libro appare in circostanze misteriose quello che sembra un drago. Tra i giochi il più noto è sicuramente Dungeons & Dragons, ma anche Warhammer Fantasy e Warcraft. Un drago sui generis (per la precisione un drago della fortuna, ispirato in parte alla tipologia cinese) è inoltre uno dei protagonisti del romanzo La storia infinita di Michael Ende. Anche J.K.Rowling nella saga di Harry Potter ricorre alla figura del drago, in modo particolare durante il quarto capitolo della serie, dove rubare l'uovo del drago è una delle prove del torneo Tremaghi. Oltre a questo, c'è un'altra saga dove un drago anziché essere un personaggio secondario è un protagonista. Questa è quella di Christopher Paolini nominata la saga dell'eredità che comprende Eragon, Eldest, Brisingr e un quarto libro che è ancora in fase di scrittura.(tratto da "wikipedia")

Io personalmenta li amo e molto spesso con la fantasia faccio lunghi lunghissimi viaggi. [SM=g27985]